D3-D300: E' giunta l'ora?

L'ora di cui si parla è quella del passaggio definitivo al digitale da parte di quegli irriducibili fotoamatori evoluti che non hanno ancora voluto abbandonare del tutto il caro e buon vecchio nitrato d'argento. E' ovvio che anche il sottoscritto si auto include in tale categoria, anzi queste righe vogliono proprio essere una riflessione ad “alta voce” circa le problematiche aperte dall'annuncio della Nikon Corporation in tale categoria di persone. :-)

Non si tratta quindi di esaminare le caratteristiche dettagliate delle nuove fotocamere, per questo ci sono già un sacco di informazioni online. Si tratta invece...

...di una riflessione sulle problematiche aperte nella mente di un certo gruppo di persone che a mio parere sono anche di una certa consistenza numerica.

Mi permetto di individuare il soggetto di tale riflessione. Stiamo parlando di persone non più giovanissime, ma neppure nella terza età, che comunque non hanno un sacro timore delle nuove tecnologie, persone cresciute a “pane e Asimov” con contorno di insalata alla “Ansel Adams” che hanno avuto nel loro DNA l'insana mutazione per le arti figurative.

Nel loro armadietto conservano gelosamente le vecchie glorie fotografiche delle ultime tre o quattro decadi: fotocamere a telemetro, biottiche, reflex rigorosamente meccaniche e manuali, obiettivi manual focus di cui conoscono a memoria lo schema ottico e cose di questo tipo...

Spesso queste persone sono partite dalle più varie marche per approdare poi a Nikon che veniva vista fino a un paio di decadi fa come una delle poche, se non l'unica, detentrice di un completo “sistema fotografico”.

Persone così non è che siano rimaste indenni dalla contaminazione digitale, qualche “macchinetta” digitale tra le loro mani è passata, spesso provocando buffi arricciamenti di dissenso del loro labbro superiore. Qualcuno si è anche spinto ad acquistare una reflex entry-level per testarne le possibilità creative.

Ecco queste persone hanno nei loro armadi buona parte della produzione storica delle ottiche che la Nikon ha prodotto dal dopoguerra ad oggi e sono più di quaranta milioni di pezzi. Proprio questa caratteristica li distingue dai giovani fotoamatori che, oggi come ieri, sono alle prese con una cronica mancanza di denaro e quindi sono in possesso di ottime ottiche ma in genere in numero limitato. Tre o quattro obiettivi che vengono continuamente venduti e ricomprati non appena esce una novità.

Una grande parte di queste persone non più giovanissime sono in attesa che la tecnologia digitale maturi e che le ditte sfornino delle fotocamere all'altezza delle ultime reflex professionali a pellicola ma anche dal costo contenuto.

Queste persone vogliono un corpo robusto ed affidabile con il quale affrontare in sicurezza le intemperie e l'uso, non proprio delicato, sul campo. Vogliono anche una considerevole qualità d'immagine con una latitudine di posa almeno paragonabile alle ultime pellicole per diapositive come la leggendaria Velvia 50 o la Provia 100.

Vogliono anche trovare i comandi principali la dove si aspettano di trovarli, senza dover premere simultaneamente 3 pulsanti mentre si fa girare una ghiera.

Vogliono poter usare i vecchi obiettivi senza impazzire. E' vero che si tratta di una generazione che è cresciuta con l'esposimetro separato appeso al collo ma la buona abitudine dell'esposimetro incorporato nella reflex si fa presto a prendere ;-).

Hanno ritenuto le varie ammiraglie digitali troppo costose per un fotoamatore, seppure evoluto. Queste persone hanno ritenuto la D200 una buona macchina ma l'hanno considerata come la capostipite, il primo modello, la “Nikon F” dell'era Digitale, ed hanno deciso di aspettare la “F2”. ;-)

Tutti vorrebbero il Full Frame, ma pochi potranno permetterselo... ma anche quelli che per adesso non possono permetterselo sanno che i prezzi scenderanno e che al prossimo lancio pubblicitario della nuova Reflex di turno i prezzi dell'usato caleranno ;-)

Vogliono un “rumore” contenuto ad alti ISO poiché le ottiche in loro possesso raramente sono “VR”, ossia stabilizzate, e spesso non sono neppure luminosissime per cui “tirare” gli ISO è spesso indispensabile.

Chi fotografa sport o animali in libertà vuole una “raffica” paragonabile alle ammiraglie dell'era analogica, per non perdere attimi irripetibili.

Vogliono un mirino che copra il 100% del campo, che sia luminoso e che magari sia possibile il live view con possibilità di controllo fine della messa a fuoco... perchè gli anni hanno lasciato il segno anche nel cristallino del nostro fotografo :-(

Apprezzerebbero molto un vetrino smerigliato degno di questo nome, sul quale poter focheggiare manualmente ma non disdegnano neppure un efficiente sistema di messa a fuoco automatica poiché la vista non è più quella di una volta. A tale proposito apprezzerebbero anche la possibilità di vedere sullo schermo LCD, in modalità Live View, la reale profondità di campo quando si chiude il diaframma, e non solo quella a tutta apertura, senza per questo vedere un'immagine scura e illeggibile...

...ebbene tutto questo, o molto di questo, ci viene promesso dalla pubblicità Nikon.

Se le promesse saranno mantenute credo che moltissimi fotoamatori, fino ad oggi dubbiosi, decideranno di fare il grande passo e prenderanno il treno digitale portando il loro grande bagaglio di esperienza e di attrezzatura, datato ma di qualità, nella consapevolezza che indietro non si torna e che comunque la tecnologia avanza. Se la D300 promette moltissimo di tutto questo, la D3 promette tutto! Ma ritengo che sarà la D300 a fare la parte del leone nei prossimi 12 mesi. Prevedo volumi di vendita che neppure la Nikon avrà saputo immaginare (o forse li avrà previsti benissimo) mentre la D3 spopolerà tra i “Pro”.

Per la D3 prevedo invece un florido mercato dell'usato non appena uscirà una fulframe di seconda generazione ed allora assisteremo alla comparsa del doppio corpo nella borsa di ogni fotoamatore evoluto: Una fulframe per le ottiche corte, grandangolari, ed una APS per i teleobiettivi. Sarà un po' come tornare all'antico quando avevamo un corpo con grandangolo caricato con Velvia 50 e un corpo con teleobiettivo caricato con Provia 100 o 400... finalmente un ritorno all'antico! ;-)

Buoni scatti!

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